Sono iniziati gli esami di maturità: oggi poco più di 490 mila studenti in tutta Italia affrontano la prima prova.
Per la Tipologia A, Analisi del testo della prima prova il Ministero dell’Istruzione ha scelto, dopo 12 anni, Salvatore Quasimodo, “Ride la gazza, nera sugli aranci” dalla raccolta “Ed è subito sera”.
Tema di carattere storico: Europa 1914 – Europa 2014, le differenze.
Saggio ambito storico-politico: Violenza e non violenza ‘900. Ai maturandi sono stati distribuiti i seguenti brani: “Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti” di George L. Mosse; “Per la critica della violenza” di Walter Benjamin; “Sulla violenza” di Hanna Arendt; “Antiche come le montagne” di Mohandas K. Gandhi.
Saggio scientifico: La pervasività delle tecnologie. I candidati possono svolgere il tema seguendo e citando le fonti riportate sul plico ministeriale, tra cui: “Trans Umano la trionferà” di Fabio Chiusi, dove il “transumanismo” si riferisce a “un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche”; “E il robot prepara cocktail e fa la guerra” di Massimo Gaggi, che spiega brevemente come in realtà i robot siano già usciti dalle fabbriche: “Il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e giorno”; “La tecnologia da sola non fa scuola” di Dianora Bordi, incentrato sul rapporto tra i ragazzi e i nuovi mezzi di comunicazione, studio e apprendimento;
Saggio ambito socio-economico: Le nuove responsabilità. I ragazzi hanno avuto a disposizione alcuni testi guida per elaborare il loro scritto. Il primo di Wolfgang Behringer che parla della fragilità del nostro pianeta e della responsabilità di ogni cittadino della società dei consumi nei confronti dell’ambiente. Il secondo di Amartya Sen, che tratta della costante flessione della crescita demografica nel mondo. Il terzo brano invece di Luce Irigaray parla della necessità di una multiculturalità senza pregiudizi, dell’apertura all’altro e l’ultimo di Jacques Attali che tratta dell’accoglienza, di sentirsi cittadini della terra.
Saggio artistico letterario: Il dono. A corredo delle tracce sono state date agli studenti le immagini di tre capolavori dell’arte: “Donazione di Costantino” (Oratorio di San Silvestro, 1248); “Adorazione dei Magi” (Parmigianino, 1529); “Antioco e Stratonice” (Jacques-Lousi David, 1774). Tra le fonti proposte invece: “Il dono di Natale” di Grazia Deledda, testo contenuto ne “Le novelle” del 1930; “Meditazioni della vita offese” di Adorno; “Il dono al tempo di internet” scritto di Marco Aime e Anna Cosetta; “Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità” di Mark Anspach e “Dono senza reciprocità” di Enzo Bianchi.
Tema di attualità: “Paese bello e fragile” è questa la frase di Renzo Piano sull’Italia che viene chiesto di commentare ai maturandi.
Il Ministero dalle 8.30 ha attivato il codice del plico telematico contenente tutte le tracce della prima prova d’italiano. Per aprire le buste “criptate” recapitate per via informatica alle scuole è necessaria una password che è stata diffusa dal MIUR:
Il codice di accesso è stato anche letto dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, in diretta dal Tg1. Per quanto riguarda il merito delle tracce, l’unico indizio fornito dal ministro è che “offrono una bella gamma di possibili riflessioni”. “Credo che questa prova darà a tutti la possibilità di esprimersi al meglio”, ha detto.
Il consiglio? “Leggerle molto attentamente subito, concentrarsi e poi una volta scelto chiudere il file della memoria sugli altri e cercare di fare il meglio”.
Nei giorni scorsi era impazzato il toto-temi: tra i nomi possibili spiccavano Luigi Pirandello, Giovanni Pascoli e Gabriele D’Annunzio, assente dall’esame di Stato da 13 anni. In molti ritenevano ci potessero essere buone possibilità per il recentemente scomparso Gabriel Garcia Marquez e Pier Paolo Pasolini. Ma il poeta siciliano ha “battuto” tutti quelli che erano in lizza. E dire che già ieri sera qualcuno sui social network scriveva: “Ragazzi, ripassiamo Quasimodo”.
E intanto su Twitter impazza l’hashtag #maturità2014: tanti gli in bocca al lupo, gli scongiuri, gli incoraggiamenti.
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