Il decreto legge con il Bonus Irpef è diventato legge: la Camera dei Deputati ha votato con 322 voti a favore, 149 contrari e 8 astenuti. Il provvedimento era stato emanato il 24 aprile dal Consiglio dei ministri e prevede, tra le altre cose, il bonus degli 80 euro in busta paga per molte famiglie italiane.
Tra le principali novità del decreto dunque c’è il bonus già erogato nelle buste paga di maggio destinato ai dipendenti con reddito sotto i 26mila euro. Confermato inoltre il taglio di 150 milioni di euro per la Rai, anche se la tv pubblica è esclusa dai tagli per le altre partecipate dello Stato. Nel provvedimento poi è entrato anche il rinvio del pagamento dell’acconto Tasi per i Comuni in ritardo con le delibere delle aliquote.
Sel, dopo la spaccatura, ha votato a sorpresa in favore del dl. Vendola però parlando coi cronisti a Montecitorio ha voluto precisare: “Non è uno scivolo per avvicinarsi progressivamente all’area di governo. Capisco che ci sia anche una forte fascinazione verso Matteo Renzi ma siamo all’opposizione”. I deputati Marcon e Airaudo si sono astenuti sul voto in dissenso dal gruppo a cui appartengono.
E in una riunione pomeridiana, il capogruppo di Sel alla Camera, Gennaro Migliore, si è dimesso, dopo aver presentato richiesta ieri sera. Il presidente di Sel, Nichi Vendola, ha accettato la richiesta di dimissioni di Migliore.
Il prossimo impegno del Parlamento sarà il ddl sulle riforme costituzionali che dovrebbero essere all’esame dell’aula del Senato dal 3 luglio “qualora la commissione” Affari costituzionali presieduta da Anna Finocchiaro abbia concluso i suoi lavori. Lo ha deciso la conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama, secondo quanto riferisce il presidente dei senatori Luigi Zanda. Contro la decisione hanno votato Sel e M5S.