Da questa settimana il Sofosbuvir, il farmaco contro l’epatite C di cui è appena stato approvato l’uso per i casi più gravi, è disponibile anche in Sicilia. Lo afferma l’Ismett, l’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione, in un comunicato.
”Il Centro Trapianti – spiega la nota – ha avviato immediatamente il programma di trattamento dei numerosi pazienti (parecchie decine) attualmente in attesa di trapianto e affetti da gravi malattie del fegato causate dall’infezione da epatite C e delle centinaia di pazienti già trapiantati nei quali il ritorno dell’epatite C dopo il trapianto sta mettendo a grave rischio il funzionamento del nuovo fegato e per i quali, prima dell’introduzione del Sofosbuvir, non esistevano trattamenti efficaci”.
Per valutare le condizioni cliniche di tutti i pazienti potenzialmente candidati al trattamento, precisa la nota, è stato istituito un gruppo di lavoro formato da specialisti epatologi, infettivologi, chirurghi e coordinatori trapianto.
Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin aveva già annunciato che le trattative per stabilire il prezzo del nuovo farmaco sarebbe stato definito non oltre il 19 giugno. Il costo stimato per il Sistema sanitario nazionale sarebbe di 1 miliardo soltanto per il primo anno.
In Italia, il numero di individui affetti dalla patologia è di circa 500 mila, con un bilancio di 9 mila morti l’anno.