Antonio Iovine, il boss della camorra da poco diventato collaboratore di giustizia, continua a fornire ai pm informazioni choc: 250 mila euro per “aggiustare” un processo a Napoli.
Durante un interrogatorio depositato dai pm della Dda, l’ex boss ha detto di aver pagato quella domma per sistemare un processo in appello relativo a un duplice omicidio. Secondo il pentito dei Casalesi esisteva una “struttura che girava per il tribunale di Napoli” per corrompere i giudici.
Iovine fu in quella occasione assolto in appello, dopo essere stato condannato in primo grado all’ergastolo. Dopo il suo pentimento, Iovine ha invece confessato di aver ammazzato tante di quelle persone “da aver perso il conto”.
I casi di presunta corruzione sono stati trasmessi, secondo quanto si è appreso, alla procura di Roma, competente a indagare sui magistrati partenopei.