Il pm di Bergamo Letizia Ruggeri ha contestato a Massimo Giuseppe Bossetti, l’operaio 44enne accusato di aver ucciso Yara Gambirasio non solo “l’omicidio” della ragazzina ma anche di “averle adoperato sevizie e aver agito con crudeltà”. È quanto si legge nel provvedimento di fermo del muratore di Clusone. Tra le accuse contestate non c’è quella della premeditazione del delitto.
Alla caserma dei carabinieri di Bergamo intanto si è svolta la conferenza stampa del Colonnello Antonio Bandiera in merito alle indagini che ieri hanno portato all’arresto del presunto assassino. Lo stesso Bossetti ha passato la sua prima notte nel carcere di via Gleno, a Bergamo: su disposizione del pubblico ministero non può incontrare nessuno, al momento. È in cella d’isolamento per prevenire eventuali ritorsioni da parte di altri detenuti.
Secondo il pm Bossetti ha ucciso Yara “con tre colpi al capo e con plurime coltellate in diverse regioni del corpo e, abbandonandola agonizzante in un campo isolato, ne cagionava la morte”.
Nel corso di un incontro con i giornalisti, il questore di Bergamo, Fortunato Finolli, ha sottolineato come le indagini siano ancora in corso nonostante il fermo di Bossetti. “Per noi il caso non è ancora chiuso. Un complice? È un tipo di accertamento che va svolto”.