E alla fine il Movimento 5 Stelle ha deciso di far parte delle riforme: il colpo di scena arriva di domenica, all’indomani del trionfo dell’Italia nella prima partita del Mondiali, forse sull’onda del buonumore. Beppe Grillo pubblica un post su suo blog dal titolo: “Legge elettorale: Renzi, batti un colpo” ed è lì che fa la sua proposta: il Movimento 5 Stelle potrebbe partecipare alla discussione sulla legge elettorale.
“Se Renzi ritiene che la legge M5S possa essere la base per una discussione comune, il cui esito dovrà comunque essere ratificato dagli iscritti al M5S, Renzi batta un colpo. Il M5S risponderà”, chiaro e conciso, Grillo mette su un piatto d’argento la possibilità di avere un quasi alleato per il Pd. Perchè sì, da un lato il leader del Movimento 5 Stelle e il suo partner Gianroberto Casaleggio ammettono la vittoria del Pd, dall’altro aleggia lo spettro di quella consultazione tra Renzi e Grillo in cui i due non sono riusciti a dialogare.
“Sono avvenute due cose che hanno cambiato la legge”, spiegano i due leader nel post “Il M5S ha un legge approvata dai suoi iscritti” e Renzi “è stato legittimato da un voto popolare, non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd”. Un cambiamento che ha messo le basi per la prima vera apertura di Grillo e Casaleggio nei confronti del governo Renzi. Nel blog, gli attivisti del movimento avevano votato per delineare una bozza di legge elettorale che è basata su quattro principi: il sistema proporzionale, il collegio intermedio, una soglia di sbarramento al 5% e il voto di preferenza disgiunto. E Grillo spera che sia questa la base per lavorare con il Pd.
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