Il veleno è nella coda. Recupero di tre minuti. A quaranta secondi dalla fine l’Ecuador si divora il gol del 2 a 1 e sul capovolgimento di fronte segna la Svizzera, minuto 92 e 50, grazie a Seferovic su cross di Rodriguez. Curiosità: sia Mehmedi che Seferovic, i due marcatori svizzeri, sono entrati dalla panchina. Altra curiosità: ancora una volta, la quinta, in questo Mondiale nella ripresa viene ribaltato il risultato.
Svizzera ed Ecuador sembravano incamminate verso un giusto 1 a 1, frutto di una partita non particolarmente bella, giocata sotto ritmo da entrambe le squadre.
Gli elvetici, che venivano da dieci risultati utili (sette vittorie e tre pareggi) nel girone di qualificazione a Brasile 2014, hanno sofferto il caldo e il ritmo esageratamente basso della gara non li ha aiutati. La prima svolta della gara è arrivata a metà primo tempo sugli sviluppi di un calcio piazzato: cross di Ayovi e deviazione di testa di Enner Valencia che si è trovato a concludere senza disturbo degli avversari.
La reazione della Svizzera non è stata particolarmente efficace. Qualche calcio d’angolo, un paio di conclusioni fuori, un tiro ribattuto e una protesta per un presunto rigore. Per il gol bisogna aspettare l’inizio della ripresa e lo segna, ancora una volta di testa, l’appena entrato Mehmedi.
Il resto della partita è andato via con qualche alterna fiammata, ad andare più vicino al gol è stato Shaqiri con un tiro ravvicinato terminato sull’esterno della rete e nel finale Arrojo con una punizione, deviata dalla barriera, che per poco non finisce in rete.
Poi il clamoroso finale.