Una donna di 38 anni, Maria Cristina Omes, è stata trovata senza vita insieme ai suoi bambini Giulia e Gabriele di 4 anni e 20 mesi nel Milanese, in una abitazione a Motta Visconti. Il marito, Carlo Lissi, ricarcatore di 31 anni, sarebbe rientrato a casa dopo aver visto la partita dell’Italia con alcuni amici e ha fatto la tragica scoperta.
Carlo e Cristina, che lavorava come impiegata alle assicurazioni Sai di Motta Visconti, erano sposati da 6 anni e tutti li ricordano come una coppia felice e affiatata. Nel suo ultimo post su Facebook, datato circa 10 giorni fa, Cristina aveva scritto: “Anche se nella vita tu ci sei per tutti, non è detto che tutti ci siano per te”. E poi altri commenti sulla salute dei bambini, sulle notti insonni, su picnic mancati per un’influenza improvvisa.
Una vita tra alti e bassi, forse con qualche ombra, come quando il 7 maggio scorso Cristina pubblica una frase: “Non trattarla male, potrebbe starci male e credici quando una donna è stata ferita cambia”.
Secondo i carabinieri del Comando provinciale i corpi avrebbero ferite d’arma da taglio al collo: potrebbero essere stati sgozzati. Nel corso del sopralluogo di investigatori e inquirenti nella villetta di via Ungaretti a Motta Visconti non è stata trovata l’arma del delitto. A spiegarlo è stato il procuratore capo di Pavia, Gustavo Cioppa, precisando che al momento non ci sono elementi per ipotizzare un omicidio-suicidio.
In tanti sono sicuri che si sia trattato di una rapina sfociata nel sangue: nella zona negli ultimi tempi infatti c’è stata una escalation di rapine, ma sulla porta d’ingrasso della casa della tragedia non ci sono segni di effrazione.
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