Un milione di euro per 150 tirocini da mille euro al mese destinati a giovani under 30 e da svolgere in siti di beni culturali di interesse strategico per il Paese da Pompei alle zone terremotate di Abruzzo ed Emilia Romagna agli Archivi. È quanto prevede un decreto ministeriale firmato dal ministro Dario Franceschini.
“Il grande progetto Pompei, la Reggia di Caserta, il recupero e il restauro del patrimonio storico-artistico nel centro storico de L’Aquila e nelle aree colpite dal sisma dell’Emilia Romagna, così come gli archivi e le biblioteche nazionali hanno bisogno di interventi urgenti e straordinari”, ha spiegato Franceschini sottolineando come “è proprio su queste priorità che saranno indirizzati questi 150 tirocini che serviranno a realizzare progetti di tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale”.
Si tratta, ha aggiunto il ministro, “di tirocini formativi della durata di 6 mesi che coinvolgeranno giovani di età non superiore ai 29 anni che saranno selezionati per titoli e colloquio. L’obiettivo è quello di individuare i percorsi di studio più brillanti (laurea a pieni voti e corsi di perfezionamento) attribuendo un titolo preferenziale al dottorato di ricerca. Per questa ragione – ha concluso – l’indennità prevista per i tirocinanti, pari a 1.000 euro lordi mensili, è stata parametrata all’importo delle borse di dottorato nelle università italiane”.
I 150 tirocini, si apprende dal ministero dei Beni culturali, saranno così suddivisi: 50 per il Grande progetto Pompei; 20 per la valorizzazione delle residenze borboniche a partire dalla Reggia di Caserta; 15 per le aree colpite dal sisma dell’Abruzzo ed il centro storico de L’Aquila; 15 per le aree colpite dal sisma dell’Emilia Romagna; 50 per gli archivi di stato e le biblioteche nazionali di Roma e Firenze dove è urgente avviare progetti formativi anche a seguito della recente direttiva che declassifica gli atti delle stragi di stato.
I tirocini sono rivolti a laureati in: Archeologia; Architettura; Archivistica e biblioteconomia; Beni culturali; Economia e gestione dei beni culturali;Geologia;Ingegneria ambientale; Ingegneria civile; Ingegneria informatica; Scienza e tecnologia per i beni culturali; Scienze forestali e ambientali; Scienza della comunicazione; Storia dell’arte; Tecnologia per la conservazione e il restauro dei beni culturali. Nonché altre discipline se in possesso di diploma delle scuole di alta formazione e di studio che operano presso: l’Istituto superiore per la conservazione e il restauro; l’Opificio delle pietre dure, l’Istituto centrale per la patologia del libro; la Scuola di specializzazione beni archivistici e librari; la Scuola di archivistica.