E’ sembrato di rivedere il replay di Spagna – Olanda. La squadra favorita che passa in vantaggio su rigore e viene poi travolta e ridicolizzata dalla squadra teoricamente meno competitiva.
Prandelli avrà un impegno supplementare, studiare attentamente questa Costa Rica che ha fatto la sorpresa all’Uruguay di Forlan e Cavani. La vittoria finale del Costa Rica non fa una piega e la prestazione superlativa di Campbell è la conferma che sulla strada della qualificazione l’Italia dovrà sudare per superare i centroamericani. Sembra di rivedere la squadra che ai Mondiali di Italia 90 aveva centrato gli ottavi di finale per poi uscire progressivamente di scena.
Campbell, autore del gol con cui la Costa Rica nel secondo tempo ha pareggiato l’iniziale vantaggio dell’Uruguay con Cavani su calcio di rigore, è stato il protagonista assoluto della gara. L’attaccante non ha perso una palla, ha dettato i tempi alla squadra, ha conquistato importanti punizioni, si propone come una delle stelle del Mondiale. Per la cronaca gli altri due gol della Costa Rica portano la firma di Duarte (12′ s.t., di testa a incrociare) e di Urena (39′ s.t., su assist millimetrico di Campbell).
L’Uruguay di Tabarez non ha attenuanti se non quella di avere dovuto lasciare Suarez in panchina per i postumi di un infortunio al ginocchio. Per il resto poco o nulla. La rissa finale che è costata l’espulsione a Maxi Pereira è sembrata la firma di una resa. Forlan è l’ombra di se stesso, Cavani ha solo segnato il rigore (24′ p.t., fallo su Lugano) e confezionato un assist, Arevalo Rios troppo compassato a centrocampo è stato travolto dal ritmo della Costa Rica. Nella ripresa in campo si è visto solo la Costa Rica, a conferma del fatto che la preparazione atletica giocherà un ruolo decisivo nel rendimento delle 24 squadre partecipanti.
E l’Italia adesso avrà un motivo di preoccupazione in più.