Oggi in Lussemburgo, dopo quattro anni di lunghi dibattiti, si è raggiunto l’accordo politico tra i ministri dell’ambiente dell’Ue in merito alla norma che lascia liberi gli Stati membri dell’Unione di coltivare o meno gli organismi geneticamente modificati sul loro territorio.
Adesso la scelta tocca alla presidenza italiana per il semestre europeo che dovrà trovare un accordo legislativo con il Parlamento europeo appena eletto. Spiega il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, che all’Italia : “spetta un compito difficile: quello di definire l’accordo che oggi politicamente troviamo con il Parlamento. Ci sarà su questo il massimo impegno della presidenza italiana”.
“Quello che chiedo a ogni Paese è un aiuto per arrivare a concludere questo dossier entro la fine dell’anno. Credo che se riuscissimo – spiega il ministro – a raggiungere questo obiettivo daremmo un segnale molto forte di unità dell’Europa all’interno dei nostri Paesi”.
Il ministro ha comunque ribadito la contrarietà dell’Italia agli Ogm, ma ha sottolineato che si è raggiunto “un buon accordo di compromesso. Molti Paesi volevano una soluzione meno stringente, altri ne volevano una più stringente, come ad esempio l’Italia. Credo però che il senso di responsabilità e la voglia di venire fuori da una situazione confusa abbia indotto tutti a trovare una sintesi in questo documento”.