Mentre gli occhi del mondo sono puntanti su San Paolo, i Mondiali 2014 in Brasile iniziano sotto infausti auspici. Poche ore prima del fischio di inizio della partite inaugurale, Brasile-Croazia, per le strade della città la situazione è surreale: da un lato i primi tifosi in fila in attesa dell’apertura dei cancelli dello stadio, dall’altro gli scontri tra la polizia e i manifestanti. Perchè sono in tanti a essere scesi in piazza contro questi Mondiali.
La prima carica della polizia è partita quando alcuni dimostranti hanno provato a dirigersi verso lo stadio Corinthians, dove si giocherà la prima. Sono stati sparati gas lacrimogeni, granate stordenti e proeittili di gomma. Durante gli scontri sono rimaste ferite due giornaliste statunitensi della Cnn: una ha riportato una frattura a un braccio, l’altra è stata investita da alcune schegge di vetro. Si parla della presenza dei blackblock tra le fila dei manifestanti.
San Paolo è blindata e lo è anche lo stadio: le forze di polizia sono dispiegate un po’ dovunque. Anche a Rio De Janeiro un grosso corteo ha messo in ginocchio la città: chiusi i tre aeroporti, molti giornalisti sono rimasti bloccati. Gli hacker di Anonymous intanto hanno deciso di “perseguitare il governo in Brasile” e hanno attaccato 40 siti connessi ai Mondiali.
La stazione della metropolitana Itaqueta, vicina allo stadio, è stata chiusa per precauzione: i tifosi sono costretti a scendere alla fermata precedente e attraversare parecchi posti di blocco prima di arrivare allo stadio. L’appuntamento per l’inaugurazione è alle 20 (ora italiana, 13 ora locale). Brasile-Croazia inizierà invece alle 22: allo stadio si sono registrati alcuni blackout ma sin dalle prime ore della mattina gli operai hanno iniziato a lavorare senza sosta per sistemare la situazione.