Matteo Renzi è arrivato, accompagnato dalla moglie, ad Hanoi per una missione in Oriente che farà tappa in Cina e Kazakistan.
Una visita storica: si tratta della prima volta di un premier italiano nella capitale vietnamita dal 1973, quando sono state avviate le relazioni diplomatiche, nonostante negli ultimi vent’anni le relazioni tra i due paesi si sono molto intensificate con aziende italiane già leader come Piaggio e Ariston.
Renzi è stato accolto con una cerimonia ufficiale al Mausoleo di Hanoi e ha incontrato il primo ministro Nguyen Tan Dung, il presidente Truong Tan Sang e il segretario generale del Partito comunista vietnamita Nguyen Phu Trong. Il presidente del Consiglio ha ha deposto una corona di fiori al mausoleo di Ho Chi Min.
L’obiettivo della visita è quello di rafforzare le relazioni tra i due Paesi: in particolare Roma punta a giocare un ruolo importante nella realizzazione delle opere infrastrutturali che il Paese vuole costruire a seguito del boom economico degli ultimi anni.
Domani infatti Renzi visiterà, insieme a Francesco Merloni, gli stabilimenti della Piaggio e Ariston in due province del nord del Paese Vinh Phuc and Bac Ninh per poi ripartire alla volta della Cina, dove farà tappa a Shanghai e Pechino. Nell’hub finanziario cinese Renzi parlerà ai membri della business community della metropoli riuniti allo Shanghai Italian Center, il padiglione italiano dell’Expo di Shanghai del 2010, alla presenza delle autorità italiane in Cina, tra cui l’ambasciatore, Alberto Bradanini.
Al termine dell’incontro con gli imprenditori, Renzi ripartirà alla volta di Pechino, dove l’11 giugno si incontrerà nella Grande Sala del Popolo con le tre massime cariche della Repubblica Popolare Cinese: oltre all’incontro con il suo omologo cinese, il primo ministro Li Keqiang, è previsto anche un incontro il presidente e segretario generale del PCC, Xi Jinping, e con il presidente dell’Assemblea Nazionale del Popolo, il parlamento cinese, Zhang Dejiang.
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