Il lungo regno, l’abdicazione in favore del figlio preferito poi lo scandalo e il timore che una terza persona si infili nella linea di successione al trono: quella che sembra la trama di un romanzo, in realtà è quanto sta accadendo in Spagna alla famiglia reale. Juan Carlos ha abdicato e adesso spunta un “doppia domanda di paternità”.
L’ex monarca 76enne verrà di certo ricordato anche per le sue scappatelle, sopportate dalla Regina Sofia, ma adesso la questione si fa seria. I giornali spagnoli scrivono poche righe, con circospezione. A presentare l’istante, nel 2012, due persone: il cameriere spagnolo Albert Solá, 58 anni e la massaggiatrice belga Ingrid Sartiau, 48 anni. Il re fino ad ora era “inviolabile”, secondo la Costituzione post-franchista del ’78. Dal prossimo 19 giugno però inizierà la “vacatio immunitatis” con l’incoronazione del terzogenito di Juan Carlo, re Felipe VI.
Solà ha 58 anni, fa il cameriere in un bar di La Bisbal d’Empordà, in provincia di Gerona, e si dice che sia identico al nonno di Juan Carlos, Alfonso XIII. Il presunto figlio illegittimo è più grande di Felipe: appena nato è stato separato dalla madre biologica e adottato da una famiglia di contadini delle Baleari. Nel 2001 inizia a indagare sulle sue origini e grazie al tribunale di Barcellona scopre di essere figlio di Maria Bach Ramòn, figlia di ricchissimi banchieri catalani. Solà sostiene che a rivelare l’identità di suo padre sarebbe stato proprio un giudice di Barcellona.
Solà ha chiesto la prova del Dna con Juan Carlos e in caso di rifiuto ha proposto di farlo con le spoglie del padre del re sepolto, Don Juan de Borbòn. I giudici hanno respinto le domanda ma lui ha promesso di continuare la sua battaglia legale. Se la sua versione fosse vera, sarebbe lui il primogenito di Juan Carlos e il suo successore al trono.