Luca Canali, il grande latinista e scrittore, si è spento a Roma all’età di 88 anni. Era nato nella Capitale e qui, come disse in un’intervista, è rimasto tutta la vita perché sentiva “di non potere vivere altrove”. Luca Canali viene ricordato per i suoi importanti saggi accademici su personaggi importanti della storia romana, ma non solo. Celebri anche le sue traduzioni, sopratutto del poeta Virgilio, e le opere di poesia e narrativa. Canali è stato anche professore per quindici anni all’Università di Pisa alla cattedra di Letteratura Latina.
Canali è stato uno degli storici militanti della sinistra a partire dagli anni della Resistenza fino all’iscrizione, a soli venti anni, al Partito Comunista. Pci da cui venne radiato nel 1958, secondo l’accusa di Revisionismo. Accusa dovuta al fatto che Luca Canali fosse uno dei fondatori della rivista “Città Aperta” ed è tra i primi intellettuali a criticare aspramente la posizione del Partito Comunista sulla rivolta in Ungheria. Oltre agli studi classici e la laurea con 110 grazie ad una tesi su Lucrezio, Canali è stato anche poeta prolifico che toccò alcuni dei temi più importanti della vita con le raccolte Il naufragio, La Deriva, Un’altra stagione.