L’idea è del segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa: affidare il gruppo unico della Camera che nascerà dalla ‘fusione’ Ncd-Udc – progetto ampiamente annunciato durante la campagna elettorale per le europee in cui l’unificazione dei due partiti si è concretizzata con liste uniche – al presidente dei centristi, il siciliano Gianpiero D’Alia.
L’idea certamente deve essere condivisa con il Nuovocentrodestra di Angelino Alfano ma le trattative non sarebbero così distanti dalla conclusione anche riconoscendo l’apporto – dato proprio in Sicilia – alla componente Udc nel risultato elettorale per le europee. Nella circoscrizione Isole il risultato della lista unica infatti è stato ‘lusinghiero’ con un 7,51% di preferenze ottenute. A livello nazionale, invece, la lista Ncd-Udc si è attestata al 4,38%, poco sopra lo sbarramento del 4 previsto per avere accesso ai posti in lizza di parlamentare europeo.
Sul tavolo delle trattative che potrebbe portare D’Alia a presiedere il gruppo unico di Montecitorio, ci sarebbe anche – si sussurra – il ritiro dell’esposto presentato da Carlo Casini che mette in dubbio il sistema di assegnazione del seggio attribuito in Sicilia a Giovanni La Via.
Certa invece al Senato l’assegnazione del titolo di presidente all’attuale capogruppo di Ncd a Palazzo Madama, il senatore Renato Schifani, figura leader del partito di Alfano.