Immobile e Insigne lanciano la propria candidatura in attacco e costringeranno Prandelli ad una riflessione negli ultimi giorni. Nell’amichevole piuttosto approssimativa tra l’Italia e il Fluminense, squadra della serie A brasiliana, la coppia gol targata Pescara (due anni fa, insieme, trascinarono il Pescara a suon di gol verso una storica promozione in serie A) segna cinque gol: tre Immobile e due Insigne.
I due si cercano, si trovano e segnano scambiandosi assist e dando l’impressione di avere ritrovato in un lampo quella “complicità” che ha consentito a entrambi di scalare i vertici del calcio nazionale. Se riguardiamo alle ultime prestazioni abuliche di Balotelli, non si può non pensare alla possibilità che i due attaccanti, rapidi, con il fiuto del gol e meno statici dei colleghi, possano rappresentare l’attacco dell’Italia ai Mondiali.
Il resto della serata è poca cosa. Se la speranze di una vittoria mondiale passano dalla brutte figure rimediate nell’immediata vigilia (così accadde prima di Spagna 82 e di Germania 2006) l’Italia è sulla strada buona. Dopo la figuraccia di Perugia con il Lussemburgo (prima volta nella storia che non abbiamo battuto il Lussemburgo) nemmeno questa amichevole di Volta Redonda contro il Fluminense resterà nella storia del calcio. Poco gioco, poco ritmo e molta noia nonostante i tanti gol.
Ma questa volta Prandelli mette in campo una formazione ampiamente rinnovata, dando spazio a quelle che dovrebbero essere seconde linee e lasciando ai senior soltanto l’ultima mezz’ora di partita.
Se non altro si vedono tanti gol e purtroppo l’Italia ne subisce anche tre, un po’ troppi e tra l’altro frutto di svarioni difensivi allarmanti.
A fine partita Prandelli ammette di avere visto cose buone in attacco: “Quei due (Immobile e Insigne ndr) si sono mossi bene insieme. Si sono viste cose interessanti e la condizione fisica è buona. Questa amichevole è stata l’ultima giornata di lavoro pesante, nei prossimi giorni penseremo ad acquistare brillantezza e faremo allenamenti particolari”.
Nel grigiore della serata non spicca nemmeno la Rai. Per alcuni minuti del primo tempo (a cavallo dei primi due gol) il segnale via satellite della partita è saltato per cause legate al satellite e la struttura televisiva (magari incolpevole per i guasti provocati dai produttori internazionali della partita) si trovano impreparati a sopperire all’imprevisto e lasciano per almeno due minuti il cartello dell’interruzione. Le scuse di Mazzocchi nell’intervallo sono sembrate piuttosto goffe.