Un uomo di 200 chili ha fatto richiesta di sottoporsi ad una tac ma la risposta ottenuta dalle strutture ospedaliere della sua regione, la Puglia, non possono erograre il servizio. Questo è quanto denuncia Tommaso Prima, 45enne di Trepuzzi sul quotidiano locale leccenews24.it. “Ho 45 anni e peso 200 chili. A volte quando cammino sono costretto a fermarmi dopo due minuti. Non ce la faccio accuso da tempo forti dolori alla schiena che mi stanno costringendo ad assumere – spiega l’uomo – alcuni antidolorifici ma i farmaci da soli non bastano e per individuare la causa del problema il mio medico curante mi ha detto di fare una Tac”.
A questo punto inizia un lungo calvario per il 45enne che, almeno in Puglia, non potrà effettuare l’esame. “Dopo aver spiegato il mio caso mi hanno risposto che nel Salento non esistono strutture pubbliche in possesso di Tac per persone del mio peso. Ed adesso io cosa dovrei fare? Se una persona – chiede – che soffre di patologie gravi come la mia non ha i soldi per spostarsi ed andare ad esempio a Roma cosa fa? Come fa? Come si comporta? Nessuno sa come aiutarmi. Non lo dico solo perché questa volta è toccato a me, ma parlo in nome di tutte quelle persone che hanno le mie stesse difficoltà, per questo faccio parte anche del Cido – Comitato italiano per i diritti delle persone affette da obesità e disturbi alimentari”.
Visualizza Commenti
purtroppo le macchine TC e di RMN sono tutte costruite per portare un peso massimo oltre al quale , nel caso della TAC, il lettino non si muove in maniera sincrona con il tubo a raggi x. Nel caso di RMN poi il limite è rappresentato dalla bobina che circonda il corpo, che ha misure ben precise e se tocca il corpo non riceve i " segnali" in maniera corretta. Senza contare che la massa grassa genera pesanti artefatti che rendono l'esame quasi illeggibile. Nessuno si fa meraviglie se un auto non porta più di un certo peso, si grida alloscandalo quando invece succede una cosa come quella descritta. Prima informarsi, poi mervigliarsi.