Ha solo 17 anni ma ha le idee chiare. Ella Yelich-O’ Connot, in arte Lorde, ha iniziato a fare musica a 12 anni. A 13, ha firmato il suo primo contratto con la Universal.
Tra il marzo e il giugno del 2013 Lorde ha pubblicato due EP, “The love club” e “Tennis court”, che hanno anticipato l’uscita del suo primo album in studio “Pure heroine”. L’album, grazie anche al successo del singolo “Royals”, che lei ha scritto quando aveva 15 anni, in poco tempo ha permesso alla cantautrice neozelandese di conquistare un posto nel panorama musicale internazionale.
E molti “big” si sono interessati a lei. Bruce Springsteen in occasione di un concerto temuto in Nuova Zelanda ha proposto dal vivo una cover di “Royals”. Anche Katy Perry si era interessata a lei, tanto da chiederle di aprire i concerti del suo “Prismatic World tour”. Ma Lorde le ha detto “no, grazie”. “Katy mi ha offerto un’opportunità pazzesca – ha detto la cantante -. Il fatto è che sono sempre stata molto ‘indipendente’, ho sempre cercato di portare avanti le mie cose da sola. Poi, in quel periodo ero in giro per il mondo con il mio tour”.
Il Time l’ha inserita tra i personaggi del music business più influenti. Ieri è stata per la prima volta in Italia, a Roma, per i Music Awards 2014. Alla stampa ha detto che cerca di vivere come i suoi coetanei: serate tra amici, un bagno in piscina, cercando il giusto equilibrio tra personaggio pubblico e vita privata.