Grave la denuncia della Corte dei Conti: la pressione fiscale in Italia è eccessiva. Lo rileva la magistratura contabile nel rapporto sulla finanza pubblica presentato oggi. Nel 2013 la pressione fiscale era al 43,8% del Pil quasi tre punti oltre il livello del 2000 e quasi quattro volte rispetto al valore medio degli altri 26 paesi Ue.
E la Corte dei Conti, mentre in Senato si discute della legge di conversione del decreto legge “Irpef”, boccia sostanzialmente la misura del bonus Irpef e lo definisce “uno strumento surrogato”. “Serve una riforma fiscale equa e strutturale di riduzione e di redistribuzione dell’onere tributario”, dicono i magistrati.
Per quanto riguarda l’economia sommersa, il confronto internazionale vede l’Italia ai vertici quanto a dimensioni del fenomeno: il 21,1% del Pil nel 2013. “Di oltre 50 miliardi è l’evasione stimata per il solo 2011 per Iva e Irap che, con 150 miliardi, spiegano un quinto delle entrate tributarie complessive della P.a. – afferma la Corte – mentre per l’Irpef, le stime piu’ recenti indicano un tasso medio di evasione pari al 13,5% dei redditi ma sono riferite al 2004”.
“Il governo – ha detto il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri – ha annunciato riforme strutturali in tutti i campi, dell’economia e dell’amministrazione. La Corte dei Conti sostiene con convinzione questa strategia di intervento. Nella nostra istituzione indipendente il governo trova tutte le conoscenze e il supporto tecnico per realizzare le riforme anche sul territorio e nella finanza degli enti locali: non perdiamo questa occasione”.