Temi delicati al vertice del G7 di Bruxelles. I rappresentanti delle sette grandi potenze mondiali tra stasera e domani discutono della crisi in Ucraina e della crescita economica al Justus Lipsius, il palazzo che di solito ospita i vertici europei.
Usa, Germania, Francia, Regno Unito, Giappone, Canada e Italia. Grande assente è la Russia. L’estromissione di Putin è arrivata dopo la delicata questione tra Crimea e Ucraina che l’Occidente ha deciso di affrontare in modo compatto. Da questo punto di vista Obama è stato chiaro dichiarando il suo appoggio all’Ucraina ed esponendosi in modo deciso contro Mosca.
L’azione della Russia in Ucraina è “inaccettabile” e deve fermarsi. Secondo fonti americane sarebbero queste le parole scritte in una bozza del comunicato finale del G7. Nel documento i leader si dicono pronti a “intensificare sanzioni mirate” contro Mosca. Sulla Siria, la bozza parla di “finte elezioni”, aggiungendo che nel Paese “non c’è futuro per Assad”.
Sul tema dell’economia invece, il G7 riconosce un rafforzamento, ma ribadisce la necessità di una crescita più sostenuta.