Dimagrire grazie alla genetica. La nuova frontiera della dieta è scritta nel Dna: una volta rintracciati i geni responsabili del gusto e della scelta dei cibi basterà per personalizzare la dieta. un’altra strada di possibile sviluppo delle nuove scoperte nel campo della ricerca è la nascita di cibi “dietetici ma buoni”.
È quanto emerge dalle scoperte di un team di esperti italiani che dimostrano come la predilezione per i cibi si nasconde nel Dna. Lo si deve a stato un gruppo di ricerca dell’Università di Trieste e Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) Burlo Garofolo coordinato da Paolo Gasparini. I risultati raggiunti sono stati presentati in occasione della conferenza della European Society of Human Genetics (Eshg).
In tutto si tratta di diciassette cibi (tra cui pancetta, vino bianco, broccoli e carciofi) di cui i ricercatori sono riusciti a individuare i geni responsabili del nostro livello di gradimento. La scoperta è stata realizzata analizzando le scelte alimentari di 4000 volontari, relative a 80 diversi cibi e confrontando i risultati con i profili genetici dei soggetti.
Una particolarità della ricerca riguarda il fatto che i geni individuati non sono associati ai recettori del gusto o dell’olfatto, eppure dallo studio elaborato a Trieste risulta evidente che determinano la nostra elaborazione dei sapori. Le diete personalizzate ‘genetiche’ potrebbero infine risultare efficaci non solo per perdere peso, ma anche per contrastare malattie come ipertensione o cancro.