Il tema del lavoro resta la prima emergenza in Italia. E i numeri in questo senso non sono incoraggianti, anzi destano preoccupazione crescente. I dati del primo trimestre, rilevati e diffusi dall’Istat, sono allarmanti: nei primi tre mesi dell’anno il tasso di disoccupazione è salito fino al 13,6%, in crescita di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Si tratta, in base a confronti annui, di un massimo storico, ovvero del valore più alto dall’inizio delle serie trimestrali, partite nel 1977. Il dato peggiora se si prende in considerazione il fronte giovanile: i senza lavoro tra i 15 e i 24 anni sono il 46%. In assoluto, i disoccupati sfiorano i 3,5 milioni, in aumento di oltre 200 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2013.
Solo ad aprile il tasso di disoccupazione è rimasto invariato rispetto a marzo al 12,6% ed è salito su anno di 0,6 punti percentuali.