“Alla fine è azienda nostra”: Giovanni Berneschi sentiva la Banca Carige così tanto sua da nasconderci un tesoro da 5 milioni di euro, sequestrato dalla guardia di Finanza al Centro fiduciario spa, divisione della Cassa di risparmio destinata alle operazioni “riservate”. Il luogo ideale per nascondere l’ultimo tesoretto: la finanza in due blitz ha bloccato 22 milioni di euro.
Lui, il patron della Carige arrestato il 22 maggio, aveva utilizzato il cellulare dell moglie Umberta Rotondo per comunicare con un mediatore che potesse mettere in salvo l’ultima somma di denaro scampata ai due sequestri iniziali. Un gioco pericoloso quello di Berneschi che anche il suo inner circle non approvava. A partire dalla nuora prestanome, Francesca Amisano, moglie del figlio Alberto, che spesso si sarebbe lamentata dei rischi del tenere “la tua roba nella tua banca, dove tutti ti conoscono”.
I cinque milioni erano dividi in conti e titoli nella disponibilità di Berneschi, della nuova Amisano e dell’ex capo del settore assicurativo Ferdinando Menconi. La Finanza non cede sull’ex presidente di Carige e le indagini vanno avanti.