Tutto pronto per festeggiare il 68° anniversario della proclamazione della Repubblica. Giorgio Napolitano, il capo di Stato, ha deciso di non celebrare la ricorrenza al Quirinale per ridare sobrietà a una festa a volte troppo sfarzosa. Ma non ha voluto rinunciare alla tradizionale parata militare ai Fori Imperiale, con le bande di Marina militare, Guardia di Finanza esercito, polizia e carabinieri.
>PERCHÈ FESTEGGIAMO IL 2 GIUGNO?
Alle 9.18 il presidente Giorgio Napolitano è arrivato all’Altare della Patria per porgere gli onori militari: le bande delle forze armate suonano l’inno di Mameli e dopo il minuto di raccoglimento, con i saluti al presidente del Consiglio Renzi, quello del Senato Grasso e quello della Camera Boldrini, continuano a riecheggiare le parole dell’inno italiano. Viene issata la bandiera tricolore che si staglia contro un cielo romano oggi azzurrissimo.
>LE FOTO DELLA CERIMONIA ALL’ALTARE DELLA PATRIA
Il presidente della Repubblica assiste al tradizionale momento in cui i militari depositano la corona di alloro in onore del Milite ignoto, simbolo dei soldati italiani caduti in guerra di cui non si conosceranno mai le identità. Qualche secondo ed ecco che quella che poteva sembrare la festa delle Forza armate cambia quando in cielo si alzano le Frecce tricolori.
>MATTEO RENZI ARRIVA A PIEDI ALL’ALTARE DELLA PATRIA, LE IMMAGINI
Questa è la prima Festa della Repubblica per Matteo Renzi da capo del governo ed è anche la prima volta di Roberta Pinotti, il ministro della Difesa. Una presenza femminile che ricorda lo sforzo delle donne impegnate nella carriera militare. Ma Napolitano ha voluto precisare, già prima dell’inizio della parata, che questa non è una “manifestazione di forza” ma l’espressione del ruolo che le nostre forze armate hanno in Europa. Le forze armate stesse preferiscono parlare di “sfilata” o “rivista” e non di “parata”.
>IL DOODLE DI GOOGLE PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA
“Gli stati europei, che un secolo fa si combattevano con feroce accanimento, oggi sono uniti sotto la stessa bandiera. Nel nome di comuni valori di libertà, giustizia ed eguaglianza, perseguono insieme la prosperità, lungo un irrinunciabile percorso di integrazione economica, politica e istituzionale”, ha scritto Napolitano in un messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli.
Durante la sfilata grossa commozione quando è arrivato il momento di rivolgere un pensiero ai due Marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, bloccati in India da mesi per un processo per l’omicidio di alcuni pescatori.
Ma Roma stessa celebra la Repubblica con musei aperti, dall’Ara Pacis ai tesori del Senato, con tanto di iniziativa “Cittadini in Senato”: sarà il presidente Grasso alle 11,30 a guidare i cittadini tra i meandri di Palazzo Madama e Palazzo Giustiniano. Il 2 giugno comunque non si celebra solo in Italia: in tutti i luoghi in cui vi è una forte comunità italiana, come in Canada, ma anche le zone militari come quella in Libano e in Afghanistan, i nostri concittadini sono in festa.