Il primo passo per raggiungere l’intesa tra Etihad e Alitalia è arrivato: la lettera di Etihad che dà il via libera all’accordo con la compagnia aerea italiana è arrivata. Niente di conclusivo ma sarà la base del contratto finale: la strada è costellata di ostacoli e per percorrerla ci vorrà un mese.
“Oggi è un giorno decisivo per la nostra compagnia di bandiera e per l’intero trasporto aereo italiano”, ha dichiarato il ministro del Trasporti Maurizio Lupi. La compagnia aereo di Abu Dhabi ha approvato la cornice dell’accordo sul modella della newco: gli Emirati Arabi sono disposi a investire 500 milioni per uno quota tra il 40 e il 49%.
Le condizioni di Etihad però non sono da sottovalutare: ci sarebbero circa 2500 esuberi vincolati per l’accordo. Il governo potrà valutare come agire solo quando saranno chiari i numeri dell’impatto occupazionale: su questo il ministro del Lavoro Poletti è stato chiaro. E nonostante la soddisfazione, anche Lupi è d’accordo: si dovrà valutare il piano industriale e vedere il teme dell’occupazione.
L’altro punto chiave sarà l’intesa finale con le banche azioniste e creditrici: Etihad vorrebbe che il debito da 560 milioni restasse fuori dalla newco, dunque che venisse cancellato. Ma le banche non sarebbero disposte a farlo in toto: si proverà ad andare incontro alle richieste della compagnia araba ma soltanto per i due terzi del debito.