“L’Italia vuole un lungo periodo di stabilità, è questo il dato principale che arriva dalle ultime elezioni. Vogliamo cambiare l’Europa e vogliamo farlo partendo da noi. E le riforme che stiamo mettendo in atto ne sono una prova”.
Matteo Renzi, in un’intervista rilasciata a La Stampa tra le mura di Palazzo Chigi, analizza in questo modo il risultato delle ultime consultazioni elettorali.
“Sono dati evidenti. Faremo delle riforme dure e forti. A partire dalla legge elettorale che è già stata approvata in prima lettura; dalla riforma del lavoro, già ben avviata; dalla riforma della Pubblica amministrazione che sarà attuata il 13 giugno e così via con quella della Costituzione e della giustizia”.
Per il presidente del Consiglio il risultato conseguito dal Partito democratico, il più largo dal 1958 quando ad andare oltre il 40% fu la Dc, è un chiaro segnale inviato alla politica: “Gli italiani hanno parlato a voce alta, c’è voglia di cambiamento e noi siamo qui per questo”.
Renzi trova un modello nella Germania, ma lontano da certe politiche di austerità paventate: “Se penso alla loro organizzazione del lavoro oo alla struttura pubblica, non posso che considerarla un modello. Ma sono tante anche le diversità tra questi due Paesi. L’Italia deve puntare a crescita, occupazione e riforme. La sola austerità non basta”.