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I veneti non amano le “bionde” | Sono gli italiani che fumano meno

I veneti sono tra gli italiani che amano meno le bionde. Ovviamente parliamo di sigarette.  Secondo i dati del sistema di sorveglianza nazionale (PASSI) 2013 il Veneto, con 773 mila fumatori, è la regione italiana con la concentrazione più bassa di amanti della sigaretta (23,4%), rispetto alla media nazionale del 27,2%. Allo stesso tempo si registra  un notevole abbassamento dei fumatori nella fascia 18-24 anni che è passata dal 32% del 2007 al 29% del 2013.

Il dato è confermato anche dall’indagine HBSC (Health Behaviour in School-Aged Children) condotta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dalla quale emerge che il campione veneto di 15enni intervistati è passato dal 21,4% di fumatori nel 2002 al 16% registrato nel 2010.

“Una buona notizia – dice soddisfatto il Presidente della Regione Luca Zaia – che arriva in vista della giornata mondiale contro il fumo che si terrà domani, sabato 31 maggio. Il libero arbitrio di un essere umano non è in discussione – aggiunge il Governatore – ma che fumare faccia molto male è scientificamente provato da anni e il nostro compito è salvaguardare la salute dei cittadini, a cominciare dai giovani, perché è più facile convincere un ragazzo a non cominciare che a smettere. Questi risultati – conclude – ci dicono che il lavoro fatto finora ha dato buoni frutti e che va continuato e incrementato”.

Il dato sui  773.000 fumatori in Veneto è particolarmente interessante: di questi, 154.000 sono forti fumatori. L’abitudine al fumo è più diffusa negli uomini (27%) che nelle donne (19%); nei 25-34enni e 18-24enni (29% entrambi); nelle persone con una scolarità medio bassa (28%) e in quelle che riferiscono molte difficoltà economiche (37%). Dal 2008 al 2013 la percentuale di giovani fumatori (18-24 anni) è scesa dal 32% al 28%. Il numero di sigarette fumate in media è di 11 al giorno. Anche se di poco, fumano più gli stranieri residenti (24%) degli italiani (23%).

“Il fumo – ricorda l’assessore alla Sanità Luca Coletto – in Italia uccide 85.000 persone l’anno e la cura delle malattie fumo-correlate, spesso cronicizzanti, costituisce un costo sociale e sanitario altissimo. Per questo è necessario agire prima di tutto sul piano dell’informazione e della prevenzione in particolare verso i giovani. Il simbolo del lavoro di quest’anno lo indico nelle 134 classi venete e nei loro 2.945 studenti che hanno partecipato al Concorso Internazionale Smoke Free Class, impegnandosi a non fumare dal primo novembre 2013 al 30 aprile 2014 e realizzando una lunga serie di interessantissime iniziative”.

 

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