Sono ”senza precedenti” i risultati ottenuti in questi ultimi anni nella ricerca e nelle cure contro il cancro ma, a fronte dei progressi della scienza, a livello mondiale si pone sempre di più il ‘nodo’ dei costi e della sostenibilità economica delle nuove terapie da parte dei sistemi sanitari dei vari Paesi.
È in questo quadro che si apre oggi a Chicago il Congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco), principale appuntamento mondiale del settore, al quale parteciperanno secondo le previsioni oltre 25mila specialisti da tutto il mondo. Al Congresso edizione 2014 – anno in cui si celebra il cinquantenario della Società statunitense di oncologia – verranno presentati più di 5mila nuovi studi.
”I risultati degli studi che verranno resi noti – afferma il presidente Asco, Clifford Hudis – mostrano come oggi ci siano ragioni di sperare nella ricerca e la cura del cancro come mai prima d’ora. Le sperimentazioni cliniche, infatti, stanno dando risultati rispetto alla promessa di arrivare ad una ‘medicina personalizzata’ sia per le forme rare sia per le forme più comuni di cancro. Inoltre – sottolinea – stiamo individuando nuovi metodi per migliorare la qualità di vita dei pazienti durante i trattamenti”.
Altro ambito è quello delle ‘sfide sociali‘: ”Stiamo migliorando la nostra comprensione di come fenomeni sociali, quali ad esempio l’obesità – rileva l’esperto – possano ‘modellare’ la cura per particolari categorie di pazienti”. Tante le ‘sfide’ aperte in settori chiave per l’oncologia, ambiti che saranno al centro dei lavori del Congresso Asco: ”Ci attendiamo novità – spiega il presidente del Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri (Cipomo), Gianpiero Fasola – rispetto ai nuovi farmaci molecolari, così come nuovi studi sui chemioterapici. Altro ‘filone’ su cui si sta lavorando molto, e che sarà trattato al Congresso – aggiunge – è poi quello dei fattori predittivi, ovvero l’identificazione di mutazioni genetiche predittive del tumore”.
Ma l’attenzione sarà rivolta anche ad un altro tema emergente, ormai, a livello mondiale: ”Molte sessioni – afferma Fasola – saranno dedicate al nodo della sostenibilità per i costi dei nuovi farmaci. L’urgenza oggi è, cioè, capire come sarà possibile rendere fruibili le nuove terapie su larga scala, facendo in modo che esse siano però ‘sostenibili’ dal punto di vista economico per i sistemi dei vari Paesi”. Sul fonte della Ricerca, infine, è forte la presenza italiana: numerosi studi tra quelli che verranno presentati al Congresso vedono, infatti, la partecipazione di centri attivi nel nostro Paese.
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