Sono partiti da Milano alla volta di Bruxelles, insieme. Un incontro casuale quello tra il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo e il leader della Lega Nord, Matteo Salvini. Entrambi sono diretti in Belgio per incontrare i rispettivi interlocutori europei: da un lato l’incontro, non ufficiale, di Grillo e Nigel Farage, il leader del Partito indipendentista britannico Ukip. Dall’altro l’invito a pranzo di Marine Le Pen a Matteo Salvini e agli altri leader dei partiti di estrema destra interessati a partecipare al nuovo gruppo della francese, sotto i riflettori dopo la vittoria schiacciante in Francia.
Ufficialmente in effetti è il giorno della destra euroscettica: secondo lo staff di Salvini oltre agli eletti del Fn francese, ci sanno 5 rappresentanti della Lega, quattro olandesi, un belga fiammingo e un paio di eletti del Partito democratico svedese. La prima grande manovra del nuovo gruppo euroscettico verrà definita davanti a un pranzo.
Beppe Grillo invece, dopo aver digerito la sconfitta alle Europee, ha intenzione di parlare con Farage, il capo degli euroscettici nel Regno Unito. Proprio lui nei giorni scorsi aveva detto di voler incontrare il leader del Movimento 5 Stelle nella speranza di fare “un patto”. Oggi però avrebbe dichiarato di non essere “al corrente” del fatto che Grillo fosse a Bruxelles. Niente di strano che i due si vedano in segreto, lontani dalle telecamere.
Ma in serata Grillo pubblica una nota a fima “Ufficio stampa Nigel Farage”. Questo il testo: “Beppe Grillo e Nigel Farage si sono incontrati oggi a Bruxelles per condividere un pasto e discutere di un futuro rapporto che potrebbe portare alla formazione di un nuovo gruppo al Parlamento europeo. Grillo e Farage hanno concordato di incontrarsi di nuovo nelle prossime settimane dopo un incontro animato e molto amichevole. In una mossa che dovrebbe incutere timore ai burocrati di Bruxelles, entrambi i leader hanno convenuto di iniziare immediatamente le discussioni al fine di formare un nuovo gruppo ed entrambi sono convinti dell’importanza della democrazia diretta in Europa per raggiungere il cambiamento. Hanno sottolineato che tutti i partiti politici dell’eventuale nuovo gruppo devono poter fare campagna elettorale in autonomia e votare come vogliono in un quadro di accordi di base. Farage ha detto: “Se funziona, sarebbe magnifico vedere ingrossare le file dei cittadini al nostro fianco. Se riusciamo a trovare un accordo, potremmo divertirci a causare un sacco di guai a Bruxelles”. Beppe Grillo ha detto: “Siamo Ribelli con una causa e combatteremo con il sorriso”. I leader hanno negli ultimi mesi ha espresso pubblicamente fascino e ammirazione reciproca per il lavoro e lo stile delle campagne elettorali”.