Elezioni amministrative in Sicilia: si torna a votare l’8 e il 9 giugno in 7 comuni.
Le previsioni della tarda serata di ieri sono state confermate stamane a spoglio finito. Cittadini dunque nuovamente alle urne per il ballottaggio che definirà questa tornata elettorale contrassegnata dal buon risultato del Pd.
Ballottaggio a Bagheria per scegliere il sindaco tra il candidato grillino Patrizio Cinque che ha avuto la meglio, senza superare la soglia del 50%, sul candidato del centrosinistra Daniele Vella; a Mazara del Vallo, dove il sindaco uscente Nicolò Cristaldi dovrà sfidare Vito Torrente; a Termini Imerese dove per poche centinaia di voti fallisce la riconferma al primo turno il sindaco uscente Totò Burrafato. Sostenuto da Pd, Megafono, Ncd e Articolo 4, supera il 47% ma deve confrontarsi con Agostino Moscato, sostenuto da quattro liste civiche, con circa il 31%.
Ballottaggio anche a Monreale, tra due settimane a sfidarsi Pietro Capizzi, sostenuto dal Pd, in forte vantaggio con circa il 46%, e Alberto Arcidiacono, alla guida di tre liste civiche, con più o meno la metà dei consensi. Si torna alle urne a San Cataldo, per scegliere il sindaco tra Giuseppe Modaffari e Giuseppe Scarantino, entrambi sostenuti da liste civiche.
L’unico capoluogo in cui si è votato in Sicilia è Caltanissetta che torna alle urne: sarà il ballottaggio a stabilire il nuovo sindaco tra Giovanni Ruvolo, candidato sostenuto dalla coalizione di centro sinistra composta da Pd e Udc oltre che dal Polo Civico, e Michele Giarratana, sostenuto da tre liste civiche. Ruvolo ha ottenuto 12.143 voti, che equivalgono ad una percentuale del 46,3%, mentre Giarratana ha ottenuto il 15,1% dei consensi, con 3.978 voti.
Ad Acireale si profila il ballottaggio fra il centrista Roberto Barbagallo e uno tra i candidati Michele Di Re (centrodestra) e Sebi Leonardi (centrosinistra).