Papa Francesco è a Betlemme dove è cominciato il suo secondo giorno di pellegrinaggio in Terra Santa. La piazza della Mangiatoia, davanti alla Basilica della Natività, dove si è celebrata la messa, era già gremita di gente nelle prime ore del mattino.
Il pontefice ha incontrato in un primo momento le autorità palestinesi al Palazzo presidenziale. Ad accoglierlo Abu Mazen. Papa Francesco ha augurato alle autorità palestinesi, incontrate nel Palazzo presidenziale di Betlemme, di avere “la forza necessaria a portare avanti il coraggioso cammino della pace, in modo che le spade si trasformino in aratri e questa Terra possa tornare a fiorire nella prosperità e nella concordia”.
Un momento toccante quando Francesco ha fatto fermare la Papamobile ed è sceso per pregare davanti al muro che divide israeliani e palestinesi.
Nella sua omelia, Papa Francesco ha invitato a difendere i bambini, sin dal grembo della madre: “Il Bambino di Betlemme è fragile, come tutti i neonati”, e “quel Bambino, come ogni bambino, è debole e ha bisogno di essere aiutato e protetto”: “anche oggi i bambini hanno bisogno di essere accolti e difesi, fin dal grembo materno”, ha detto. “Tanti bambini sono ancora oggi sfruttati, maltrattati, schiavizzati, oggetto di violenza e di traffici illeciti. Troppi bambini oggi sono profughi, rifugiati, a volte affondati nei mari, specialmente nelle acque del Mediterraneo. Di tutto questo noi ci vergogniamo oggi davanti a Dio, a Dio che si è fatto Bambino”.
Poi ha invitato il leader palestinese e quello israeliano in Vaticano per un incontro di preghiera e, perchè no, anche per firmare un accordo che possa portare la cessazione del conflitto nel territorio. Il Papa incontrerà anche una famiglia della Striscia di Gaza durante il pranzo previsto con i cristiani.
Ieri, constatando “con dolore” la permanenza di forti tensioni in Medio Oriente il Papa ha incoraggiato a “impegnarsi nella ricerca dell’auspicata durevole pace per tutta la Regione”. Francesco ha detto di rtenere “quanto mai necessaria e urgente una soluzione pacifica alla crisi siriana, nonché una giusta soluzione al conflitto israeliano-palestinese”.
Intanto la polizia israeliana ha arrestato a Gerusalemme 26 estremisti ebrei che dimostravano davanti alla Tomba di Davide, nello stesso edificio dove c’è il Cenacolo che si teme possa passare di sovranità.