Emergono nuovi particolari nell’ambito delle indagini sul triplice omicidio di Tempio Pausania, in cui fu sterminata un’intera famiglia. Per questo efferato delitto è stato fermato Angelo Frigeri, un operaio di 32 anni, amico della famiglia Azzena, incastrato da alcuni filmati delle videocamere di sorveglianza.
A quanto sembra l’arrestato avrebbe scambiato con una delle vittime, Giulia Zanzani, madre del piccolo Pietro e moglie di Giovanni Azzena,ben 500 sms nella settimana precedente l’omicidio. I messaggi emergerebbero dai tabulati recuperati dai carabinieri e relativi al telefono dell’operaio arrestato. Il contenuto di questi sms non è stato ancora divulgato.
Nei giorni scorsi si è cercato un quaderno-agenda con trascritti i nomi delle persone a cui Giovanni Azzena aveva prestato denaro, probabilmente a strozzo, e un oggetto contundente, che potrebbe essere utilizzato per tramortire il capofamiglia e la moglie Giulia Zanzani, poi strangolati come il figlio Pietro. Sono gli oggetti che i carabinieri stanno ancora cercando di recuperare per far luce sulla strage di Tempio. Oltre 1000 gli elementi repertati. Nella casa del delitto anche tracce di colluttazione: rimane in piedi ancora l’ipotesi che Frigeri non abbia agito da solo quella notte.
Intanto si è in attesa della nomina di un quarto difensore dopo che anche il terzo avvocato, Maurizio Mani, ha rinunciato alla difesa d’ufficio di Angelo Frigeri. Il legale era stato nominato mercoledì scorso in seguito alla rinuncia di Gianfranca Sotgia, succeduta d’ufficio a sua volta a Giovanni Azzena, l’avvocato omonimo del capo famiglia ucciso, a cui si erano rivolti inizialmente i parenti di Frigeri.