Un giovane di 29 anni, Vincenzo Sapia, è morto nel corso di una colluttazione con due carabinieri, intervenuti per calmarlo dopo che aveva dato in escandescenze. È accaduto nella frazione Mirto di Crosia, nel cosentino. Secondo i primi rilievi del medico legale, il decesso potrebbe essere stato causato da un infarto. Il pm della Procura di Castrovillari sta sentendo le persone che hanno assistito al fatto e disporrà l’autopsia per stabilire le cause della morte.
Dalle prime ricostruzioni è emerso che l’uomo, in passato affetto da disturbi psichici, aveva sfondato il portoncino di un edificio situato davanti all’ufficio postale di Mirto Crosia dicendo che stava cercando un cane smarrito. Alcune persone che era nei dintorni e hanno assistito alla scena hanno preferito richiedere l’intervento dei carabinieri.
I militari che sono arrivati sul posto hanno iniziato a parlare con Vincenzo Sapia che in un attimo ha deciso di spogliarsi e di rimanere in mutande. Dopo ha aggredito un carabinieri mettendogli le mani al collo: ne è scaturita una colluttazione durante la quale l’uomo si è accasciato a terra. A nulla è valso l’intervento degli operatori del 118: l’uomo era deceduto.
L’Arma mantiene un riserbo assoluto sulla vicenda, ma dal Comando provinciale di Cosenza trapela la volontà di massima trasparenza su quanto accaduto e l’assoluta fiducia nell’autorità giudiziaria che coordina le indagini.