La corsa all’Europarlamento è appena iniziata ma dall’Olanda, il primo Stato membro a votare insieme alla Gran Bretagna, arrivano gli unici exit poll diffusi prima di domenica. I primi dati sono una bella batosta per gli euroscettici: il Pvv, il Partito della libertà di Geert Wilders, orientato all’estrema destra, sarebbe soltanto quarto con il 12,2%, appena tre deputati e in assoluto calo rispetto al 2009, quando il Pvv arrivò al 17%.
In Olanda, secondo le rilevazioni dell’emittente Nos e alla rilevazione condotta dall’istituto Ipsos, ci sarà un testa a testa tra i liberali progressisti del D66, con il 15,6% dei voti e 4 deputati, e i cristiano-democratici del Cda (che fanno capo al Ppe) con il 15,2% sempre con 4 deputati. Davanti a Wilders sono finiti i liberali moderati del premier Mark Rutte.
L’affluenza è stata bassa, in linea con il 2009: alle urne è andato il 37%. Questo dato potrebbe aver pesato negativamente sul risultato del Pvv, che durante la campagna elettorale aveva dichiarato di voler “distruggere l’Europa dall’interno”. I risultati ufficiali arriveranno comunque non prima di domenica: il conteggio già iniziato ma l’Ue vieta la diffusione dei risultati ufficiami prima delle chiusura degli ultimi seggi nei 28 Paesi Ue.
Saranno i seggi italiani a chiudere le Europee 2014. In Gran Bretagna si è già votato ma non sono arrivati gli exit poll. Nel regno della regina Elisabetta c’è molta attesa per il partito anti-Ue di Nigel Farage, l’Ukip: secondo i primi dati gli euroscettici britannici di Nigel Farage hanno conquistato 84 seggi, mentre il partito conservatore ha perso 93 seggi, quello dei liberali 72 mentre i laburisti ne conquistano 74 in più. Per i dati ufficiali si dovrò aspettare comunque domenica notte.
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