Lamberto Sposini ha deciso di querelare la Rai per le negligenze del medico aziendale nell’affrontare l’emorragia cerebrale che lo ha colpito durante una puntata della trasmissione “La vita in diretta” su Raiuno.
“È di fondamentale importanza – scrivono gli avvocati del noto giornalista televisivo – verificare come i medici interni dell’azienda si siano attivati e se abbiano usato la diligenza, la perizia e la prudenza dovuta, secondo scienza e coscienza”.
Dopo aver ricevuto il fascicolo con tutte le registrazioni delle telefonate al 118, i legali hanno scoperto che i medici della Rai richiesero inizialmente per Sposini il codice giallo e che la richiesta del codice rosso arrivò solo alla settima chiamata, dopo una richiesta precisa dell’operatore del 118.
“Nonostante l’insorgenza del malore sia avvenuta all’interno di uno stabile situato al centro di Roma e dotato di un presidio sanitario, il dott. Sposini sarebbe stato meglio soccorso se l’evento lo avesse colpito per la strada”, attaccano gli avvocati.
Sposini si trova ancora in una lunga degenza riabilitativa e per quanto le sue condizioni vadano lentamente migliorando, il giornalista difficilmente potrà tornare a presentare in tv.