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Asia Argento, artista dark e maledetta | Il film autobiografico “Incompresa” a Cannes

Asia Argento è per antonomasia l’artista dark e maledetta. Come è arrivata a questo lo racconta in un film autobiografico, “Incompresa”, scritto a quattro mani con Barbara Alberti, presentato oggi nella sezione “Un certain regard” del Festival di Cannes, che eccezionalmente è stato proiettato a Roma.

Protagonista del terzo lungometraggio da regista di Asia Argento è Giulia, soprannominata Aria (che è anche il secondo nome della figlia di Dario Argento), una bambina di nove anni che, dopo la violenta separazione dei suoi genitori, in una Roma degli anni Ottanta dalle tinte damascate e trash, con una sacca a strisce e un gatto nero, fa la spola tra la casa del padre (Gabriel Garko), un attore “cane”, e quella della madre (Charlotte Gainsbourg), una pianista che passa dalle braccia di un uomo all’altro. Una storia raccontata sotto forma di un album dei ricordi che ricorda l’infanzia complicata della regista, attrice ex moglie di Morgan.

Il film è ambientato, infatti, esattamente nel 1984, un anno dopo la separazione di Dario Argento da Daria Nicolodi, madre di Asia, che all’epoca aveva appunto nove anni. Il lungometraggio, prodotto da Lorenzo Mieli e Mario Gianani per Wildside con Rai Cinema, in co-produzione con Paradis Films e Orange Studio, è girato tra Roma e Torino e con nel cast anche Max Gazzè e Gianmarco Tognazzi. Per se stessa Asia Argento riserva soltanto un cammeo in cui si riconosce la sua voce.

Maria Teresa Camarda

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Maria Teresa Camarda
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