Ha soltanto 14 anni, ma ha una coscienza politica più consapevole di molti altri. Nonostante la sua giovane età, Marco Colarossi, di Roma, è uno dei più impegnati attivisti del Movimento 5 Stelle e ha pure incontrato di persona Beppe Grillo (nella foto). Ha un profilo Facebook, un profilo Twitter, un canale Youtube e un blog, dove puntualmente commenta la maggior parte delle notizie di cronaca politica italiana. Con ironia, sarcasmo pungente e cognizione.
In ultimo, si è occupato dello “scandalo” sui due menu per le mense scolastiche di Pomezia, differenziati in base alla fascia di reddito delle famiglie. “Molti italiani – spiega Marco nel video – leggono soltanto i titoloni dei giornali e non si soffermano sui contenuti degli articoli. Non è che il sindaco di Pomezia abbia preparato due menu, ma ha soddisfatto le richieste di molti genitori che adesso hanno la possibilità di decidere se i figli mangeranno o no il dolcetto”.
La differenza tra i due menu, almeno nel vecchio capitolato di bilancio dell’amministrazione comunale, spiega il primo cittadino Fabio Fucci, ammonta soltanto a 0,40 centesimi di euro. “Moltissima differenza, eh”, ironizza Marco. “Io sono contento che il sindaco abbia pensato a questa possibilità – dice – perché fino a qualche tempo fa anch’io mangiavo nelle mense e la quantità di cibo che si buttava era immane”.
Poi, dimostrando una forte sensibilità sociale verso i meno fortunati, attacca: “State lucrando sui bambini che veramente non si possono permettere un pasto”.
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certo che in quanto ad arrampicarsi sugli specchi il piccolo grillino è più abile di uno scorpione
Se mai dovessi entrare in politica, ti auguro di rimanere puro e schietto come dimostri di essere adesso.
Anche se sappiamo che in quell'ambiente, qualsiasi ideale diventa cacca!!
Complimenti per le tue capacità oratorie e buona fortuna.
Gianna
Ecco, a che punto siamo arrivati!! Strumentalizzare, distorcere una notizia a fini elettorali, puntando sulla discriminazione e sull’ineguaglianza del M5S per racimolare voti. Mi vergogno di aver votato, tutta una vita per una sinistra che i principi di uguaglianza, democrazia, giustizia, verità e libertà li ha dimenticati da troppo tempo e che si serve dell’’infanzia per gridare allo scandalo e prendere i voti di coloro che non si informano e che in modo pregiudiziale, senza riflettere, accusano il M5S di essere “Fascista ed iniquo”, anche quando effettua decisioni conseguenti ad un processo “partecipativo” (che a casa mia si chiama democrazia) con le famiglie, che hanno liberamente scelto in modo democratico di voler risparmiare 40 cent sul costo totale della retta mensa e di fornire la merendina (che si consuma non al pasto in mensa) a proprie spese. Chi lavora come me nella scuola sa quanto cibo viene “sprecato” e buttato, e sa anche che è molto più democratico, etico, giusto poter scegliere liberamente di preparare o di fornire la merenda al proprio figlio con prodotti, magari anche biologici, certamente più genuini di quelli delle merendine commerciali messe spesso sotto accusa in quanto NOCIVE alla salute o comunque sono liberi di decidere, senza pagarlo per forza perché fa parte del “pacchetto” (anche se il bambino non la mangia) quale merendina dare a mio figlio. Vi consiglio il video di questo ragazzino di 14 anni. Clara
Ecco, a che punto siamo arrivati!! Strumentalizzare, distorcere una notizia a fini elettorali, puntando sulla discriminazione e sulla ineguaglianza del M5S per racimolare voti. Mi vergogno di aver votato, tutta una vita per una sinistra che i principi di uguaglianza, democrazia, giustizia, verità e libertà li ha dimenticati da troppo tempo e che si serve dell’infanzia per gridare allo scandalo e prendere i voti di coloro che non si informano e che in modo pregiudiziale, senza riflettere, accusano il M5S di essere “fascista ed iniquo”, anche quando effettua decisioni conseguenti ad un processo “partecipativo” con le famiglie (che a casa mia si chiama democrazia), le quali hanno liberamente scelto in modo democratico di voler risparmiare 40 cent sul costo totale della retta mensa e di fornire la merendina (che si consuma non al pasto in mensa) a proprie spese. Chi lavora come me nella scuola sa quanto cibo viene “sprecato” e buttato; sa anche che è molto più democratico, etico, giusto poter scegliere liberamente di preparare o fornire la merenda al proprio figlio con prodotti, magari biologici, certamente più genuini di quelli delle merendine commerciali, messe spesso sotto accusa in quanto NOCIVE alla salute; comunque in questo modo i genitori sono liberi di decidere, anche quando il bambino non mangia la merenda prevista, se pagare e cosa offrirgli. Vi consiglio il video di questo ragazzino di 14 anni. Clara
Ho rinviato il commento in quanto quello precedente era scorretto grazie