Si aggira per lo studio di Porta a Porta con uno sguardo quasi trasognante, Beppe Grillo. Quando la diretta televisiva più attesa di questa campagna elettorale inizia, Grillo si dice subito commosso: “Mi commuovono le fotografie e anche il fatto di essere in diretta per la prima volta dal 1994. Non è cambiato molto in questo studio, il pubblico è qui e non può intervenire, un po’ come l’Italia”.
>IL CONFRONTO A DISTANZA TRA RENZI E BERLUSCONI IN TV
Grillo è arrivato in Rai con due taxi: in uno c’era il suo staff, nell’altro il plastico di un castello dove sono “prigionieri” politici, imprenditori e giornalisti. “Ho un regalo, ci diamo del tu?”, è stato l’esordio di Grillo con Vespa. Ma in trasmissione, le parole dell’ex comico sono al vetriolo: “Questo pubblico qua è pagato, io lo so. La Rai era meravigliosa e per 20 anni ci ho lavorato. Adesso la uso perchè è la televisione pubblica”. Ma solo pochi minuti prima lui e il giornalista avevano scattato un selfie insieme, postato su Twitter dal conduttore.
#selfie a #portaaporta con @beppe_grillo pic.twitter.com/jChDwJ77jN
— Bruno Vespa (@BrunoVespa) 19 Maggio 2014
Il leader dei 5 Stelle parte forte, ci mette dieci minuti prima di decidersi di sedersi. Non vuole parlare di Matteo Renzi perchè “l’ebetino è finito, non parliamone”. Di una cosa sola è certo: “Sono sicuro che noi andremo a governare”, e quando Vespa gli chiede: “Con chi governerete?” risponde “Da soli”. Non è un Beppe Grillo ammorbidito dalle telecamere, anzi tira dritto: “Noi vogliamo andare alle elezioni anticipate. Non c’è più la maggioranza politica di niente, vedremo con queste europee”.
“Dopo queste elezioni europee, dove prenderemo più del Pd, il Pd dovrà farsi un esame di coscienza: non hanno la maggioranza politica”, ricorda Grillo. Il padrone di casa però lo incalza passando da un argomento all’altro: “Nessuno di quelli che la pensano diversamente da te resta nel Movimento”, la risposta: “Non è vero, io faccio quello che dice la rete: non volevo parlare con Renzi, ma l’ho fatto”.
La previsione di Grillo comunque è che il Movimento 5 Stelle sarà “il primo partito nel paese e quindi, non so in che modo, andremo da Napolitano per chiedere che il governo vada a casa”. E l’ex comico coglie l’occasione per far vedere un maxi assegno da 5 milioni e mezzo: l’ammontare della diaria e delle indennità dei parlamentari 5 stelle. Il prossimo Restituzione day è previsto infatti per martedì mattina.
Sul tema dell’Europa Grillo prima attacca Renzi: “Lui è andato a dare due slinguate alla Merkel, invece di dirle cosa doveva fare”, poi ricorda: “Nel Parlamento europeo sprecano milioni di euro”. L’importanza di queste elezioni è evidente: “Il 25 è un voto politico. Noi vinciamo, loro vanno a casa. Poi vediamo quanti soldi ci devono: ce li faremo restituire”.
“Noi andremo a Bruxelles insieme a Spagna e altri paesi mediterranei e stracceremo il Fiscal Compact”, ecco che spunta uno dei temi principali del programma dei 5 Stelle per le Europee “Il debito di tutti i paesi deve essere spalmato e condiviso da tutta l’Unione Europea. Altrimenti ce ne andiamo”.
Quando il leader del Movimento 5 Stelle alza la voce, il giornalista della Rai lo ferma: “Grillo, questo non è un comizio, è un’intervista”. La risposta non è proprio conciliante: “Altroché, questo è un comizio, è la televisione pubblica”. Incredulo Vespa: “Ma quale comizio?”, dice ridendo. La situazione però torna subito alla normalità, con Grillo che attacca i “colleghi” politici: “Sarete processati anche voi online, abbiamo bisogno di uno sfogo, di uno sputo digitale. Faremo un processo che durerà un anno”, in cui saranno coinvolti anche imprenditori e giornalisti.
E sull’Expo 2015? “Deve chiudere, certo, c’è la mafia dappertutto in quel posto”, ha risposto prontamente l’ex comico “Tu ci sei entrato ad Expo? Non c’è niente, è un capannone. L’Expo è una rapina, un’associazione a delinquere di destra e di sinistra”.
Quando mancano ormai 5 minuti, Vespa invita Grillo a rilassarsi e lui risponde: “Non ho detto neanche una parolaccia!”. Alla domanda “Cosa fai se vince Renzi?”, Grillo riesce a glissare. Poi invita tutti al comizio di piazza San Giovanni a Roma, il 23 maggio. Ma la sua ora a Porta a Porta è scaduta e il co-fondatore del Movimento 5 Stelle vuole l’ultima parola: “Il tempo è finito, lo dico io”.