L’antitrust ha annunciato oggi, 19 maggio, di aver aperto un’indagine mirata a stabilire se “i siti di prenotazioni turistiche sul web come Expedia e Booking limitino, attraverso accordi con le strutture alberghiere, la concorrenza sul prezzo e sulle condizioni di prenotazione tra i diversi canali di vendita, ostacolando la possibilità per i consumatori di trovare sul mercato offerte più convenienti”.
La decisione, resa nota soltanto oggi, è stata assunta lo scorso 7 maggio su segnalazione di Federalberghi, del gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza e di AICA.
“Oggetto di analisi dell’Antitrust – si legge sulla nota diffusa dall’authority – le clausole previste da Booking ed Expedia che vincolano le strutture ricettive a non offrire i propri servizi alberghieri a prezzi e condizioni migliori tramite altre agenzie di prenotazione online, e in generale, tramite qualsiasi altro canale di prenotazione (siti web degli alberghi compresi). Secondo l’Antitrust l’utilizzo di queste clausole da parte delle due principali piattaforme presenti sul mercato potrebbe limitare significativamente la concorrenza sia sulle commissioni richieste alle strutture ricettive che sui prezzi dei servizi alberghieri, in danno, in ultima analisi, dei consumatori finali”. Il procedimento deve concludersi entro il 30 luglio 2015.
Avviata istruttoria nei confronti di Booking ed Expedia per verificare l’esistenza di violazioni concorrenziali http://t.co/6GWcvuT2gM
— Autorità Antitrust (@antitrust_it) 19 Maggio 2014