In casa Inter si chiude un’epoca. Gli ultimi reduci alzano bandiera bianca e lasciano spazio alle nuove reclute. Anche Esteban Cambiasso non farà parte della rosa nerazzurra al via della stagione 2014/2015. Il suo contratto non verrà rinnovato, come ha annunciato ufficialmente il direttore tecnico Piero Ausilio.
“Vogliamo aprire un nuovo ciclo – ha spiegato Ausilio – e oggi lo abbiamo comunicato anche a Cambiasso. La sua storia con l’Inter finisce qui e gliel’abbiamo riferito in maniera del tutto amichevole”.
Cambiasso, insieme a Zanetti, Milito e Samuel, era l’ultimo reduce di quella straordinaria squadra che seppe arrivare sul tetto d’Europa e del Mondo, ultima italiana a riuscirici in ordine di tempo. Quella in casa del Chievo, quindi, sarà ufficialmente la sua partita d’addio.
Il Cuchu lascia dopo 10 anni di ininterrotta militanza nerazzurra e ben 15 trofei conquistati: cinque scudetti, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe Italiane, una Coppa dei Campioni e un Mondiale per Club.
Cambiasso chiuderà da centrale difensivo dopo una vita passata in trincea sulla linea mediana. Centrocampista di lotta e di governo, negli ultimi tempi ha saputo adattarsi spesso nel ruolo di leader difensivo. Domenica al suo fianco ci saranno il rientrante Campagnaro e Andreolli.
I tifosi ricorderanno sempre la sua grinta in mezzo al campo e la sua capacità di essere leader dentro e fuori il rettangolo verde. Il futuro dell’argentino potrebbe essere proprio nel suo Paese natìo. Potrebbe tornare all’Independiente qualora il club che lo lanciò tra il 1998 e il 2001 tornasse nella massima serie. Ma anche River Plate e Argentinos Juniors, entrambe ex squadre del nostro, sembrano interessate all’ingaggio.
A 34 anni da compiere ad agosto Cambiasso è ancora in piena forma e mostra poche crepe da un punto di vista fisico. Potrebbe benissimo continuare a giocare anche in Europa. Difficile vederlo in Italia con un’altra casacca ma nel calcio di oggi, e viste anche le circostanze nelle quali è avvenuto il distacco, mai dire mai.