E’ stata la mafia trapanese a volere e a eseguire l’omicidio di Mauro Rostagno. Poco prima di mezzanotte è arrivata la sentenza del processo: ergastolo per Vincenzo Virga e Vito Mazzara.
La Corte d’Assise di Trapani, presieduta da Angelo Pellino, ha in sostanza accolto le richieste dell’accusa (i pm Francesco Del Bene e Gaetano Paci): sono stati loro due i responsabili dell’omicidio del giornalista e sociologo avvenuto nel settembre del 1988 in provincia di Trapani. Vincenzo Virga – capomafia di Trapani – sarebbe stato il mandante, Vito Mazzara l’esecutore materiale del delitto. Il movente del delitto è stato individuato nell’attività giornalistica che Mauro Rostagno conduceva da qualche tempo nella redazione di Rtc Trapani.
Mauro Rostagno, torinese di nascita, era stato uno dei fondatori del movimento politico Lotta Continua e della comunità Saman.
La sentenza è stata emessa dopo circa 60 ore di camera di consiglio. Al momento della lettura del dispositivo erano presenti in aula la compagna di Rostagno, Chicca Roveri, e la figlia Maddalena. Il collegio ha condannato i due imputati anche al risarcimento delle parti civili, tra le quali l’Ordine dei giornalisti, la comunità Saman, i familiari del sociologo e l’Associazione della stampa.
A 26 anni di distanza dunque si è fatta chiarezza su un delitto che ha fatto tanto discutere dopo depistaggi e anomalie: si era pure ipotizzato che il delitto fosse maturato per contrasti all’interno della comunità Saman.