Questa mattina aveva annunciato che avrebbe chiarito e alla fine del lungo interrogatorio di Claudio Scajola il suo legale l’ha ribadito: “Scajola ha risposto a tutte le domande, fornendo spiegazioni ai fatti”. L’ex ministro è stato interrogato nel carcere romano di Regina Coeli dai pm della Procura di Reggio Calabria: il suo interrogatorio è stato secretato.
Ad annunciarlo proprio uno degli avvocato dell’ex parlamentare, Giorgio Perroni, uscendo dal carcere. L’ex ministro è stato sentito dal pm della Dna, Francesco Curcio, e da quello della Dda, Giuseppe Lombardo. “Scajola ha fornito le spiegazioni ai fatti che gli sono stati addebitati”.
L’ex ministro ha affrontato le sette ore di interrogatorio senza appunti. Il procuratore Federico Cafiero De Raho, il sostituto Giuseppe Lombardo e il sostituto nazionale antimafia Francesco Curcio sarebbero, infatti, convinti che Scajola faccia parte di una rete più vasta di esponenti di Forza Italia e personaggi legati a quel partito che possa aver avuto un interesse economico e politico a favorire Matacena e i suoi referenti criminali. Nel “giro di amicizie” di Scajola e Matacena potrebbe essere coinvolto anche Giampaolo Tarantini, l’imprenditore pugliese che portava le donne alle feste di Silvio Berlusconi.