“L’attentato potrebbe avvenire tra maggio e ottobre”. È uno dei dettagli sconcertanti rivelati da una fonte ritenuta attendibile che ha raccontato agli investigatori della Dia l’intenzione del boss mafioso Matteo Messina Denaro di eliminare Teresa Principato, procuratore aggiunto e capo del pool antimafia: “Ha ormai deciso di colpire”.
Ma c’è di più, come riporta l’edizione odierna di Repubblica: dentro il Palazzo di giustizia si nasconde una talpa del superlatitante, che terrebbe quest’ultimo aggiornato sui movimenti di magistrati e investigatori.
Intanto, negli ultimi giorni sono aumentati i controlli delle forze dell’ordine intorno al Palazzo di giustizia e i dispositivi di protezione attorno a Principato. Secondo la fonte, infatti, “probabilmente, approfitteranno di un cantiere aperto lungo una delle strade attorno al tribunale”.
Le dichiarazioni del confidente collimerebbero con un primo allarme giunto a gennaio, in cui un uomo aveva svelato che Messina Denaro era in cerca di tritolo per uccidere il procuratore aggiunto.
Inoltre, il dipendente infedele riuscirebbe a muoversi liberamente tra le stanze del palazzo, recapitando messaggi della mafia, come le lettere di minacce indirizzate ai pm Maurizio Agnello e Laura Vaccaro.
L’allerta è scattata anche nei confronti dei sostituti del pool, Paolo Guido e Carlo Marzella, alle prese col nuovo processo contro il clan del boss. Oltre al superlatitante, è caccia alla talpa di palazzo.