La crisi in Ucraina si ripercuote nello spazio: a Mosca non sono piaciute le azioni di Washington nel tentativo di risolvere la crisi e quindi ha deciso di prendere dei provvedimenti. Il vice premier Rogozin ha infatti annunciato che la Russia non consentirà più agli Usa di usare i motori dei razzi di fabbricazione russa per il lancio dei satelliti militare.
Ma c’è di più: Mosca ha deciso di respingere la richiesta di Washington di prolungare oltre il 2020 l’uso della Stazione spaziale internazionale. Rogozin ha detto chiaramente che lo stop alla vendita dei motori russi è la risposta alla decisione Usa di sospendere la concessione delle licenze per l’esportazione dei prodotti di alta tecnologia ad uso militare.
La Iss dunque è in pericolo: senza la collaborazione delle Russia le uniche navicelle per rifornire le stazioni e cambiare gli equipaggi, le Soyuz, non partiranno.