Falsi matrimoni e altrettanti falsi lavori erano gli espedienti usati dall’organizzazione che a Torino da anni favoriva, in cambio di denaro (da 4 ai 7 mila euro), la regolarizzazione degli immigrati.
Il gip Ilaria Guarriello ha emesso 7 misure cautelari: 6 in carcere, di cui 5 già eseguiti dalla Guardia di Finanza e un obbligo di dimora. Sono cinque italiani, una nigeriana e un’egiziana ancora ricercata. Tra loro un praticante avvocato e il titolare di un centro di assistenza fiscale.