È botta e risposta sull’immigrazione tra il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il commissario dell’Unione europea agli Affari interni, Cecilia Malmstrom, dopo il naufragio ieri di un barcone nel Canale di Sicilia. “La commissaria a marzo ha inviato una lettera alle autorità italiane dando la disponibilità della Commissione per verificare quali altre misure concrete possano essere messe in campo – ha detto Michele Cercone, portavoce della Malmstrom. – Ma non abbiamo ricevuto indicazioni precise”.
Immediata la replica del ministro Alfano: “Sono quattro le indicazioni precise che noi abbiamo sempre dato in tutte le riunioni a Bruxelles. In particolare, quella secondo cui il riconoscimento del diritto di asilo in Italia deve valere anche negli altri Paesi europei, in caso contrario ‘trasformiamo l’Italia nella prigione dei rifugiati”.
Un’altra indicazione riguarda l’accoglienza umanitaria “e bisogna farla in Africa, l’Europa deve andare lì: monti le tende e faccia assistenza lì”, ha affermato il ministro dell’Interno. La seconda richiesta è che il soccorso in mare deve farlo l’Europa attraverso Frontex: Mare Nostrum ci costa 300 mila euro al giorno e l’Europa deve issare la sua bandiera sulle navi di Mare Nostrum”.
“Queste cose – ha proseguito – le abbiamo dette in tutti i contesti. Non consentiremo a nessuno di giocare allo scaricabarile facendo poi pagare il conto all’Italia. Se il problema è spedire letterine a Bruxelles sono pronto a prendere l’aereo e andare domani stesso a parlare faccia a faccia con la Malmstrom”.