Una storia di degrado, disperazione e voglia di avere un figlio. Il loro era un matrimonio perfetto, intaccato soltanto dall’impossibilità di avere figli: allora un sessantenne romano, A.R., ha deciso di comprare un neonato per appena 300 euro.
La vicenda è stata scoperta dagli assistenti sociali, avvertiti dai sanitari del reparto pediatrico del San Camillo di Roma. La madre biologica del piccolo è una ragazza romena che nel 2012 era rimasta incinta: il bambino è nato lo scorso febbraio. La mamma e il finto padre adesso rischiato di essere processati.
A presentare la giovane all’uomo è stato il fratello di lei, operaio che più volte aveva lavorato nella casa della coppia e che aveva capito il desiderio dei due coniugi di avere dei figli. Il padre biologico del bambino era sparito e la giovane si era ritrovata da sola. La mamma romena ha raccontato di avere conosciuto l’uomo quando era incita di sette mesi: “Quando il piccolo è nato, mi ha consegnato 300 euro, dicendomi di tornare in Romania e che mi avrebbe aiutato a preparare i documenti”.
Gli assistenti sociali in ospedale si erano insospettiti perchè l’uomo, dopo aver riconosciuto il bambino all’anagrafe, si era rifiutato di portare il neonato a fare i controlli successivi. Della mamma invece si erano perse le tracce. All’inizio il sessantenne aveva provato a convincere le autorità che il piccolo fosse nato da una relazione extraconiugale, ma è stato subito smascherato. Adesso sia lui che la madre biologica del neonato rischiano di essere accusati di aver formato un atto di nascita falso.