Inizialmente erano tre lettere, che circolavano in rete, alle quali nessuno sapeva dare spiegazione ma che hanno stimolato curiosità. Adesso è un progetto concreto, il “Palermo Youth Centre” (#Pyc), creato dai giovani per i giovani, che vedrà la luce ufficialmente sabato prossimo, 10 maggio, con l’inaugurazione della sede in via Giuseppe De Spuches a Palermo.
Il #Pyc è un’associazione culturale, un luogo di ritrovo per ragazzi di nuova concezione. E’ un’idea di due realtà associative (CSF e The Factory) che si sono distinte negli ultimi anni grazie alla loro capacità di coinvolgere cittadini attraverso il lavoro svolto all’interno dell’Università e l’organizzazione di eventi culturali, il tutto collocato in una dimensione europea, grazie anche ai numerosi progetti di mobilità giovanile promossi.
Il Palermo Youth Centre vuole essere il luogo per cominciare una rivoluzione sociale e culturale che riporti la voglia di tornare a vivere in maniera attiva la città, proporre ed instaurare circuiti virtuosi di condivisione di spazi e di idee.
“Il #Pyc – spiega Federico Nuzzo, presidente dell’associazione The Factory – è un circolo culturale Arci, un luogo di aggregazione giovanile polifunzionale. Ma, soprattutto, il #Pyc siamo noi, ragazzi, universitari e non, che vogliono mettere in mostra, o a disposizione, la propria arte o competenza. Oltre ad essere un luogo di aggregazione offre dei servizi come: piccole scuole, laboratori artistici, musicali, classi di lingua straniera, spazi per lo studio ed una sala multimediale”.
“Il #Pyc – continua Nuzzo – nasce da un’ esigenza, servono spazi. L’associazione The Factory, insieme a Cooperazione Senza Frontiere, ha vinto un bando nazionale per lo sviluppo del mezzogiorno che ci permette di realizzare un nuovo youth center a villa Trabia. The Factory è un circolo specializzato nell’intrattenimento e nella riqualificazione degli spazi urbani con una spiccata attitudine per la cultura. Cooperazione senza frontiere è invece impegnata in progetti di scambio e manifestazioni a livello internazionale. Due realtà diverse ma vicine e siamo sempre pronti ad accettarne di nuove. Così come i volontari mettono a disposizione le loro capacità, così artisti e musicisti potranno avere una vetrina per esibirsi. In verità, è un concetto molto diffuso in Europa che qui ancora non esiste. Abbiamo messo insieme la forza lavoro delle associazioni. Il 90% degli strumenti o mobili sono stati costruiti o riciclati. Attualmente siamo circa 400 tesserati ma le richieste di affiliazione sono in crescita.