In amore e in guerra tutto è lecito. E non è forse una guerra la competizione elettorale, la caccia al voto, l’arte della persuasione utile a far guadagnare consensi? Sguardi più o meno ammiccanti, sorrisi più o meno spontanei, slogan talvolta improbabili. Ognuno mostra il meglio di sé, anche quello che solitamente in mostra non sta.
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In principio fu Paola Bacchiddu, responsabile della comunicazione della lista Tsipras, finita nel calderone delle polemiche dopo aver postato sul proprio profilo Facebook una foto che la ritrae in bikini, su una barca con tanto di didascalia: “Ciao è iniziata la campagna elettorale e io uso qualunque mezzo”.
A quanto pare la giornalista sarda non è l’unica a ricorrere a mezzi non convenzionali, più consoni in realtà al mondo dello spettacolo che non a quello della politica. Ma ormai il dado è tratto, e bisogna rincorrere la vittoria.
Lo sa bene Massimiliano Santini – un cognome che pare attribuito dal destino – 32enne candidato alle amministrative di Pesaro con la lista “Una città in Comune”, che appoggia il locale candidato sindaco del Pd Matteo Ricci.
Per Santini la politica deve essere trasparente, niente può essere nascosto ai cittadini. E quale migliore esempio di trasparenza se non quello di mostrarsi così come si è, versione ‘nature’ in ogni senso?
Se qualcuno volesse dare del ‘copione’ a Santini, sappia che lui non è un emulo della Bacchiddu. Santini infatti, si spoglia da tempo. Amante della natura e delle colline che circondano casa sua, racconta di sé sui social network dosando esibizionismo ed autoironia.
Basta scorrere le foto postate su Facebook: c’è il ‘Pokemassi’, supereroe marchigiano frutto di un mirabile incrocio, consacrato da photoshop, tra il giovane candidato ed il noto Pikachu, lo scatto che lo ritrae insieme al premier Matteo Renzi, con tanto di bizzarri occhiali colorati aggiunti a posteriori, la foto che lo immortala insieme al suo cane.
Ma Massimiliano Santini, oltre a non piacere a tutti, regola universalmente valida per ogni essere umano, suscita anche indignazione. Tanto che qualcuno ha inviato una lettera anonima al Resto del Carlino in cui il giovane verrebbe descritto come una persona di cui non fidarsi, sulla base, ad esempio, di alcuni suoi guai pregressi con il fisco. Ancora l’anonimo, mette in discussione l’integrità morale del giovane rendendo pubblica una sua foto di qualche anno fa: Santini nudo, sdraiato su un campo, circondato dai fiori. Il braccio destro a sorreggere la testa, la mano sinistra che accarezza i colorati esemplari botanici.
L’aspirante consigliere non ci sta, e risponde al suo detrattore postando, ancora su Facebook, una sua immagine di nudo in un interno casalingo intento a leggere un giornale che copre le pudenda.
“Preferisco vivere in una città di persone ingegnose e nude piuttosto che in una città grigia, dove non c’è neanche il coraggio di farsi avanti. Io mi batto per una Pesaro nuda!”.
Insomma, la campagna elettorale non è ancora agli sgoccioli. Chissà cos’altro ci aspetta.